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L'ADRIA

Oggi 10 gennaio 2023 siamo profondamente addolorati di apprendere la notizia della perdita di Bruno Giorgini. In questo momento di tristezza e dolore, desideriamo esprimere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia. Lo ricordiamo con il libro che avrebbe dovuto presentare a Cogoleto.

In queste pagine non è racchiusa una “semplice” storia familiare, bensì una stratificata saga dove passione politica e amori clandestini si consumano sullo sfondo di una lotta spietata. Tra fascismo e socialismo la voce dei diseredati romagnoli qui risuona forte e chiara come il grido di chi resiste e la violenza di chi offende. Una narrazione potente che ci trasporta nel mondo delle battaglie partigiane, quando si sapeva che era possibile morire per un ideale. Quando la vita aveva valori: dignità, coraggio, fedeltà, ma anche amore e amicizia. Una vita vera, quella dell’Adria, degna di essere raccontata.

L'autore

Bruno Giorgini

Bruno Giorgini è un fisico italiano. Specializzatosi in astrofisica relativistica e in cosmologia multi dimensionale, si occupa anche dello studio dei sistemi caotici e complessi come l’evoluzione delle epidemie. Lavora presso molte università tra cui all’Université de Paris VI – P. et M. Curie – Laboratoire de Mecanique Relativiste, all’Université Paris VII – Laboratoire de Phys. Theorique et Mathematique, all’ESPCI (Ecole Superieure de Physique et Chimie Industrielle) – Laboratoire de Mecanique des Milieux Heterogenes del CNRS, al Politecnico di Milano – Laboratorio dei Tempi e dei Luoghi della Città. Nel 2006 fonda il Laboratorio di Fisica della Città in collaborazione con l’Università di Bologna presso la quale attulamente insegna Fisica Sperimentale. L’idea del Laboratorio nasce con l’obiettivo di instaurare un dialogo virtuoso tra ricerca e problemi reali della città moderna primo fra tutti la mobilità, nodo centrale per la progettazione di un’efficace urbanistica. Oltre ad essere autore di saggi scientifici e libri, è anche direttore della Radio Popolare di Milano.

“Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto uno strumento ottico offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso”

Marcel proust

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