Un’avventura, quando comincia, non sai mai bene dove ti stia portando… se no non sarebbe un’avventura!!
E infatti…
Potevano essere i primi di novembre, era bastata una telefonata, una sera, il telefono fra spalla e orecchio intanto che preparavo la cena (“intanto” è un avverbio che credo usino solo le donne: stanno sempre facendo qualcosa “intanto” che ne fanno un’altra…): “Ho chiamato anche le altre, siamo già 4 o 5 tu ci stai?”. “Certo che ci sto, chiamo anche Mirko”.
E allora eccoci, una dozzina intorno a un tavolo; qualcuna continuerà per altre strade, poco dopo, ma il più era fatto: il gruppo GattoMatto era formato.
Cinzia ci aveva messo insieme e ci aveva detto: “Vorrei parlare di donne, di violenza subita, di femminicidio, e vorrei farlo leggendo dei testi. C’è il libro della Dandini, si può cominciare da lì”.
Avevamo cominciato… era bello ritrovarsi, leggere, discutere, proporre; fare le prove fra di noi, correggendoci, aiutandoci, ridendo molto… occhi lucidi anche, un po’ di nascosto, ché non c’era ancora tutta questa confidenza e l’abitudine a lasciarsi andare, a emozionarsi.
E’ passato quasi un anno da quel primo spettacolo del 26 febbraio; avrebbe dovuto essere l’unico e invece ce ne sono stati una decina ancora e quelle parole a poco a poco sono entrate dentro di noi, ci hanno invaso e commosso, e ogni volta, davanti a un pubblico sempre diverso, tornano fuori cambiate, con un pezzetto di noi attaccato e la mia speranza è che rimangano attaccate anche a voi che ci ascoltate, che ve le portiate dentro, che ve le ricordiate quando sentite la coppia di sopra che litiga, quando vedete la signora del terzo piano che ha un’ombra scura sotto un occhio e racconta di quanto sia sbadata:
“continuo a sbattere dappertutto come un’oca…”
Che vi vengano in mente guardando la vostra amica che abbassa lo sguardo mentre il marito la prende in giro e le dà della cretina; quando vostro figlio vi mostra ridendo la foto della sua compagna di classe sbronza e mezzo svestita che ha già fatto il giro della scuola e forse è già sui social a lasciare una traccia indelebile sul suo futuro…
Quando vedete e vorreste girarvi dall’altra parte perché la cosa non vi riguarda, pensate a tutte quelle parole e a tutte quelle donne… e fate la cosa giusta!
Patrizia Guidetti
(Gruppo Gattomatto)